Parlando delle misure restrittive prese a seguito della diffusione del Covid-19, Giorgio Agamben ha scritto in queste righe oramai famigerate della “invenzione di un’epidemia”, criticando aspramente “lo stato di eccezione” e le restrizioni alla libertà introdotte per far fronte all’emergenza.
Ma che significa, in quest’epoca, libertà?
Un punto di partenza interessante per provare allora a capire quella che potremmo chiamare “libertà dei contemporanei” può essere rinvenuto proprio in un testo di Agamben. Si tratta della sua introduzione alla traduzione italiana del saggio di Emmanuel Levinas, Alcune considerazioni sulla filosofia dell’hitlerismo. Agamben si sofferma in particolare su un concetto: il soggetto “inchiodato” (rivé) al proprio corpo […]
Ne ho scritto su “Le parole e le cose”. A questo link il testo completo.
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